Giovanni Simione – Olii e acquarelli

GIOVANNI SIMIONE (Formia 1950), pittore e incisore, ha frequentato l’istituto d’arte di Cascano (CE) per poi completare gli studi artistici nel 1975 presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, seguendo il corso di pittura tenuto dal maestro Franco Gentilini. Dal 1967 inizia l’attività artistica partecipando a mostre collettive di rilievo e nel 1970 propone i suoi lavori in una prima mostra personale cui seguiranno nel tempo diverse esposizioni, sia in Italia sia all’estero (Inghilterra, Germania, Svizzera, Svezia…).

Dalla preparazione della tela di lino alla cura sistematica dei pennelli Simione offre un trascorso senza mai abbandonare le tecniche pittoriche “ classiche “ e alterna alla pittura da cavalletto un’intensa attività nella pratica dell’acquarello e dell’incisione calcografica.

Dal 1971, infatti, inizia la sperimentazione delle tecniche calcografiche ricevendo i primi rudimenti dal prof. Sergio Coppola, docente di disegno dal vero presso l’Istituto d’Arte .

Prosegue la sua ricerca frequentando i corsi d’incisione tenuti dal prof. Arnoldo Ciarrocchi negli anni di Accademia; predilige l’acquaforte e l’acquatinta su zinco curando personalmente la stampa delle matrici e imprimendo il proprio marchio a secco.

In quegli anni inizia “ l’apprendistato “ del mestiere di pittore studiando materiali e procedimenti propri della pittura a olio, convinto delle inesauribili possibilità espressive della tecnica secondo i dettami dell’arte del passato.

Costruisce le basi per una pittura fantastica – figurativa, spesso ispirato a un certo “intimismo” e a concetti compositivi “novecenteschi”, traendo spunti a volte dal teatro, dalla letteratura o dall’arte nordica, in particolare dall’espressionismo tedesco.

Dal 1977 al 1983 si trasferisce in Friuli Venezia Giulia insegnando materie artistiche nella scuola pubblica.

Vive a San Vito al Tagliamento (PN) dove si confronta con le varie complessità territoriali e, intanto, trova vivaci stimoli per la sua creatività grazie anche alla calorosa amicizia nata con la famiglia Zuccheri.

Una sua mostra personale con opere pittoriche e grafiche si è tenuta presso la galleria“ La Levada “ con presentazione di Toni Zuccheri.

Questo periodo, non breve, rappresenta nel suo insieme il punto di partenza per le esperienze artistiche successive in cui reinventa nuove tematiche in diversi cicli pittorici.

Dal 1982 pubblica le prime “cartelle di grafica” all’acquaforte e nel 1986 inizia la sperimentazione di materiali diversi, prediligendo lastre di rame per esprimere al meglio una sua linea di ricerca nei contenuti espressivi ed estetici. Sviluppa soggetti riferibili a racconti letterari soffermandosi, in particolare, sull’opera di Italo Calvino e realizza incisioni all’acquatinta ispirate al “visconte dimezzato”, al “cavaliere inesistente”, e a “ città invisibili ”.

Dai primi anni ’90 lavora a nuove matrici sul tema di “ Ulisse” che saranno oggetto di una cartella con tre incisioni all’acquaforte.

Dopo il suo trasferimento nel luogo di origine ha continuato a essere presente nel territorio friulano partecipando a varie manifestazioni artistiche … tra le più significative da ricordare nell’ottobre del 2012 una sua personale dal titolo: “Da Babele a Pulcinella”, organizzata dall’associazione culturale “Media Naonis” presso la sala Appi del centro culturale “Aldo Moro”, città di Cordenons (PN). L’esposizione, curata e presentata dal critico d’arte prof. Paolo Venti, ha mostrato una selezione di opere scelte (oli su tela) degli ultimi trent’anni di lavoro del pittore laziale simboleggiando al meglio tre temi ricorrenti: ” paesaggio e architetture”, “la maschera e il maialino rosso”, “angoli del proprio studio”.

Le tematiche sono frutto di una ricerca costante proiettata in un viaggio espressivo attraverso vari modi di interpretare la realtà e le contraddizioni dell’uomo contemporaneo. Vede la pittura in “forma di poesia” manifestando la volontà di fuga dal tempo e di rifugio in valori più solidi.

È presente nel dicembre del 2015 alla collettiva – evento: “INCONTRO AD ARTE, 8 artisti nel segno della pittura” a cura del critico d’arte Giancarlo Pauletto con percorso espositivo all’interno dell’ ex chiesa di san Francesco in Pordenone.

Nel Giugno del 2018 espone una raccolta d’incisioni al Cafè des Arts nella città di Vienne in Francia, evento organizzato dall’Association Culturelle Archive aux Arts.

Sempre nel 2018 tiene una mostra a Prata di Pordenone, a cura del Centro Turistico Giovanile Gruppo Kennedy alla Galleria Comunale di Piazza W.Meyer.

L’esposizione dal titolo “Vie di fuga”, presentata e curata dal critico d’arte Lorena Gava, raccoglie una selezione di olii e acquarelli in cui ripercorre il lavoro pittorico dell’artista con le sue diverse direzioni tecniche ed espressive.

La sua ricerca continua a spaziare tra pittura e incisioni con risultati di carattere personale e accenti a un figurativo “neo-espressionista” che resta tuttora il suo ambito d’indagine preferito…

Attualmente vive e lavora tra Formia e Roma.

Pagina Facebook: Giovanni Simione pittore e incisore

Hanno scritto in occasione di mostre personali: Carlo Rossi, Toni Zuccheri, Franco Miele, Enzo Di Grazia, Walter Mauro, Marcello Venturoli, Mariano Apa, Paolo Rizzi, Nando Vitale, Carmen Moscariello, Antonio Sorgente, Erasmo Vaudo, Rodolfo Di Biasio, Paolo Venti, Antonio Corrente.

In occasione di mostre collettive: A. B. Oliva, F. Menna, M. Volkonen, D. Rea, G. Pauletto.

Si sono interessati della sua pittura: Radio tre, Terza rete Rai (TG Lazio), riviste e quotidiani.

Presenza in vari cataloghi: Pittura e Grafica Mondadori; Expo-Arte Bari, Arte Fiera Bologna, 3° Biennale d’Arte città della Spezia, “ Artisti a Pordenone” (2^ Mostra d’Arte Contemporanea quartiere Fiera), “Percorsi critici nell’Arte Contemporanea” (Antonio Sorgente, Roma 2013).

Sue opere sono presenti in Collezioni pubbliche e private.

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