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Personale di Otello Mamprin “Pagine”

20 Gennaio @ 17:30 - 19:00

Il Centro Turistico Giovanile JFK Kennedy, l’Assessorato alla cultura del comune di Prata di Pordenone

Presentano la personale di Otello Mamprin “Pagine”

Vernice Sabato 20 Gennaio ore 17:30

Presentazione a cura del professore Pier Carlo Begotti.

La mostra rimarrà aperta dal 20 gennaio al 4 febbraio

— ENTRATA LIBERA —

Orari:
Venerdì-sabato 17:00 -19:00
Domenica 9:30 -12:00 / 15:30 -19:00

Biografia

Otello Mamprin, nato a Casier (Tv) il 15 ottobre del 1944, si forma artisticamente a Venezia. Vive e lavora a Mestre. La sua opera ha una matrice espressionista che si arricchisce di sensi simbolici, che vuole, attraverso il ricorso ad una figurazione non solo caricata e deformata, ma anche miticheggiante, esprimere direttamente delle idee sulla realtà, fare insomma su di essa un discorso che, in tutta evidenza, parte dall’osservazione dell’oggi, riflette sull’essenza di quello che continuamente ci passa davanti agli occhi…” (G. Pauletto). Ha allestito numerose personali in Italia e all’estero. Molte le partecipazioni a rassegne nazionali e internazionali. Le sue opere risultano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. E’ stato promotore e organizzatore di numerose manifestazioni artistiche interdisciplinari (Pittura, Musica, Poesia) tenutesi in molti centri culturali nel Veneto e in altre regioni italiane. Ha inoltre illustrato con disegni e opere pittoriche numerosi testi poetici.

Critica

L’opera di Otello Mamprin si può definire come una sorta di analisi antropologica imperniata sulla impossibilità di comunicare dell’uomo e sulla sua capacità di lasciare traccia di sé.  Infatti egli appare sottoforma di una indecifrata siluette, imprigionato dietro a simboliche sbarre che gli impediscono di evadere dalla solitudine o, composto da luminosi filamenti, mentre si sta sciogliendo nel vento dopo una precaria apparizione. Nelle fasi più recenti della sua ricerca, Mamprin è giunto ad uno stadio nel quale l’incapacità di veicolare relazioni da parte dell’uomo ha raggiunto uno stadio così alto che la raffigurazione della sua pseudo forma umana, o quel che ne resta, ha ceduto il passo ad un muto resto archeologico: la sua impronta. Essa campeggia sopra uno stuolo di segni, volti, alfabeti e messaggi, i quali gli fanno da sfondo. Le impronte sono perciò da intendersi come la traccia del passaggio e dell’esistenza dell’essere umano sulla terra e perciò del suo passato. Ma se trasformiamo, sul piano lessicale, il sostantivo impronta in verbo all’infinito presente, ovvero, improntare, che significa dare inizio ad un lavoro, scopriamo che per Mamprin l’uomo testimonia la propria esistenza non solo come coscienza del suo essere vivente, ma anche come individuo operante e cioè in grado di creare.

Dettagli

Data:
20 Gennaio
Ora:
17:30 - 19:00
Categoria Evento:

Organizzatore

CTG Kennedy Prata

Luogo

Galleria Comunale Wanda Meyer
Piazza Risorgimento, 16
Prata di Pordenone, 33080 Italia
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