Rassegna di Grafica dell’Unione incisori veneto friulani

Puntasecca, bulino, acquaforte, litografia, serigrafia, acquatinta, cera molle, queste sono alcune delle tecniche, fra le molte altre, che 34 maestri di chiara fama del territorio veneto-friulano espongono alla galleria comunale di piazza Wanda Meyer a Prata di Pordenone, in una mostra che si inaugurerà il 19 gennaio 2019, alle ore 16. L’evento è particolarmente importante perché raggruppa in un’unica esposizione un gruppo così rilevante di artisti da ben rappresentare le diverse discipline incisorie e grafiche (ghiotta possibilità per l’appassionato e il collezionista).

Mario Alimede, Cesare Baldassin, Giulio Belluz, Esa Bianchi, Vico Calabrò, Maria Nives Cais, Giorgio Celiberti, Giovanni Cesca, Antonio Crivellari, Laureen Crossman, Marcello De Vecchi, Valentino De Nardo, Giorgio Di Venere, Franco Dugo, Bruno Fadel, Lucio Fedrigo, Carlo Fontanella, Ado Furlanetto, Mauro Gentile, Giorgio Gomirato, Edo Janich, Stefano Jus, Cesco Magnolato, Luigi Marcon, Matteo Massagrande, Graziano Moretto, Giuseppe Onesti, Mario Pauletto, Tiziana Pauletto, Domenico Peruzzi, Massimo Poldelmengo, Lenci Sartorelli, Franco Vecchiet, Guerrino Zorzit, questi i nomi degli artisti.

La mostra è anche occasione per dare nuovo vigore e slancio all’Unione Incisori Veneto Friulani, gruppo costituito nel 1978, con lo scopo di riunire in unico sodalizio tutti gli artisti del Friuli e del Veneto che comunque operino nelle arti grafiche e con l’intento di sviluppare e sostenere l’interesse per l’incisione e la conoscenza di quest’arte, spesso considerata “minore” e di diffonderla attraverso corsi, mostre, attività didattiche. Accanto ad essi sono accolti come soci onorari coloro che nel campo delle lettere, delle scienze e della cultura in generale, si sentono partecipi del sostegno e dello sviluppo delle Belle Arti.

Share This:

Giovanni Simione – Olii e acquarelli

GIOVANNI SIMIONE (Formia 1950), pittore e incisore, ha frequentato l’istituto d’arte di Cascano (CE) per poi completare gli studi artistici nel 1975 presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, seguendo il corso di pittura tenuto dal maestro Franco Gentilini. Dal 1967 inizia l’attività artistica partecipando a mostre collettive di rilievo e nel 1970 propone i suoi lavori in una prima mostra personale cui seguiranno nel tempo diverse esposizioni, sia in Italia sia all’estero (Inghilterra, Germania, Svizzera, Svezia…).

Dalla preparazione della tela di lino alla cura sistematica dei pennelli Simione offre un trascorso senza mai abbandonare le tecniche pittoriche “ classiche “ e alterna alla pittura da cavalletto un’intensa attività nella pratica dell’acquarello e dell’incisione calcografica.

Dal 1971, infatti, inizia la sperimentazione delle tecniche calcografiche ricevendo i primi rudimenti dal prof. Sergio Coppola, docente di disegno dal vero presso l’Istituto d’Arte .

Prosegue la sua ricerca frequentando i corsi d’incisione tenuti dal prof. Arnoldo Ciarrocchi negli anni di Accademia; predilige l’acquaforte e l’acquatinta su zinco curando personalmente la stampa delle matrici e imprimendo il proprio marchio a secco. (altro…)

Share This:

Ivano Ledda – Ceramiche Raku

La ceramica è la più arcaica tecnica artistica, scoperta ed adottata dagli uomini preistorici per plasmare i loro dei e contenere e conservare i loro cibi, il bene più prezioso. Una tecnica tanto antica che nell’era dell’informatica e dell’arte digitale sembra non avere più segreti ed essere superata da altre tecniche. Eppure non è così: la ceramica, in particolare quella raku, affascina ancora e, soprattutto, c’è ancora tanto da scoprire. Sì, perché plasmare, colorare e cuocere sono soggetti a migliaia di combinazioni e di varianti. Ed è qui che l’estro di Ledda dà il meglio di sé. Più che agli oggetti in sé, l’artista è interessato alla tecnica, alla metodologia adottata. Il suo laboratorio è più simili ad un’antica bottega alchemica, con file sterminate di barattolini in vetro con pigmenti brillanti o terrosi, con attrezzi di tutti i tipi abbarbicati alle pareti o gelosamente custoditi in astucci in cuoio a rotolo dal sapore antico, con prove di colore su pezzi di ceramica con annotazioni sui materiali usati e sui tempi di cottura.  E poi blocchi di terre (argilla rossa, bianca, semirefrattaria…), pezzi di vetro smussati dal mare, simili a pietre preziose, da far sciogliere sopra un vaso in cottura, legandoli indelebilmente, in un matrimonio chimico e artistico a 1000°. Ma anche cocci e resti di molti lavori, che non vanno buttati perché Ledda sa, come ogni saggio maestro, che ogni successo passa da innumerevoli, preziose sconfitte, che ad ogni mirabile anfora dal perfetto equilibrio di campiture turchesi e carezze ramate,  corrispondono anfore esplose, annerite, deformate. Sembra che l’artista voglia tener memoria, quasi per un sacrale rispetto, di ogni suo prodotto. E te li mostra così i suoi lavori, orgoglioso come un padre dei figli, passandoli da una mano all’altra, accarezzandoli, soffiando via con delicatezza qualche pagliuzza o velo di polvere di terracotta carteggiata.  E tu non puoi che essere rapito dal suo entusiasmo, dal suo trascorrere repentino da un lavoro all’altro, dal suo illustrarti procedimenti e intendimenti.

Ma il suo estro ha sempre voluto unirsi simbioticamente a sensibilità femminili: prima l’intensa collaborazione con Susanna Marianelli (detta la Pisana), abilissima e delicata ceramista, poi quella con Patricia Toffoli, da 10 anni anche sua compagna di vita, creatrice di soggetti briosi e coloratissimi.

La sua ricerca non si limita ad abbinamenti inusuali e a materiali compatibili, ma anche alla realizzazione del “forno perfetto”. Ne ha costruiti diversi, rudimentali ma funzionanti e funzionali, che usa per sé o durante i frequentatissimi e suggestivi corsi di Raku all’aperto, corsi nei quali racconta e spiega, con una generosità ed una umiltà rare tra gli artisti, tutti i segreti del mestiere.

Nel suo laboratorio alchemico questo demiurgo dei nostri tempi ha scoperto la sua “pietra filosofale”: la condivisione.

Manuela Caretta

Share This:

Auguri sotto l’albero

Il Centro Turistico Giovanile Gruppo Kennedy Vi invita Sabato 24 Dicembre alle ore 24.00 (dopo la Santa Messa della vigilia) in Piazza Wanda Meyer per lo scambio degli auguri, con panettone e vin brulè e con il concerto del coro AGAPE.

Share This: